30/07/2019 Chiarimenti resi dalla Stazione appaltante
Gli operatori economici che intendono concorrere a gare bandite dalla P.A. nel predisporre la loro migliore offerta, devono prestare molta attenzione anche alla questione relativa al contenuto dei chiarimenti resi dalla stessa singola Stazione appaltante in merito al procedimento di gara.
La prassi, infatti, evidenzia sempre più spesso ipotesi in cui i chiarimenti hanno una portata integrativa, se non addirittura modificativa, della legge di gara.
Ciò, tuttavia, non è legittimo.
Ancora di recente, infatti, il Consiglio di Stato ha confermato che i chiarimenti resi dalla Stazione appaltante possono solo avere funzione interpretativa della legge di gara (chiarire la portata di una previsione), giammai una portata integrativa o modificativa, non potendosi disapplicare la legge di gara (Consiglio di Stato, sez. III, 28.6.2019 n. 4459).
Il singolo operatore, quindi, nel predisporre la propria migliore offerta dovrà prestare grande attenzione al contenuto e alla portata dei chiarimenti resi dalla singola Stazione appaltante, valutando attentamente le diverse ipotesi pratiche perseguibili.
L’offerta predisposta e presentata facendo automatica applicazione del contenuto di un chiarimento integrativo o modificativo, infatti, potrebbe determinare (i) l’esclusione dalla gara ad opera della stessa Stazione appaltante o (ii) l’annullamento giudiziale dell’aggiudicazione.